I Luoghi

IL MARE

La prima volta che ho visto il mare mi sa che gattonavo ancora e da allora, a parte i sette anni trascorsi da soldato, non c’è stato un giorno che non sia andato sulla spiaggia: inverno, estate, pioggia, vento o sole. Il mare è la mia vita e ancora oggi a novantadue anni suonati, mi alzo alle 6 e mezzo, la bicicletta e via.

Prima delle sette sono sulla spiaggia, comincio a fare pulizia e a controllare quello che non va. Poi mi siedo a riva, sotto l’ombrellone del bagnino e fino a che c’è qualcuno in mare non me ne vado. Le nostre famiglie erano formate da pescatori, marinai, maestri d’ascia, terrazzani e frontisti.

Eravamo pescatori, il mare allora era pescoso, si usciva per far pesca con la sciabica e quello era il nostro pane. Le prime cabine erano capanne di paglia e falaschi, costruite per i villeggianti che chiedevano un riparo per cambiarsi dopo il bagno; spesso venivano “ingurgitate” dalle mareggiate; alla fine dell’estate con quelle che resistevano si facevano grandi falò. Ancora oggi davanti al mare respiro, penso e più spesso ricordo. ( da uno scritto di Vittorio Giannotti in ”Ricordi di Vittoria Apuana” )

LE MONTAGNE L’ ALLINEAMENTO PERFETTO

……. questo punto della marina è l’unico di tutta la Versilia dal quale si vede il cielo attraverso il Forato e soprattutto quello dal quale la cima erbosa del monte Folgorito e la vetta dell’Altissimo , circondata dalle sue creste argentate , sono perfettamente allineate tra loro.

 E si puòi aggiungere che è anche l’unico punto della marina dal quale oltre alla “Bella Addormentata “, che ha per naso il Sagro e per petto il Grondilice, si vede anche il Pizzo d’Uccello , il monte Contrario, il Cavallo , e si scorge persino, un po’ a sinistra del monte Corchia, mirabilmente spuntare il pan di zucchero della Tambura dalla cresta verdissima del Pasquilio; così che, con il Corchia , la Pania della Croce, il Lieto e il Gabberi, lo stupendo panorama alpestre offerto da questo e questo solo punto della marina versiliese abbraccia ben dodici vette sopra i mille metri. 

Per questo non è eccessivo affermare che, se l’essenza peculiare della Versilia sta nella mirabile fusione mare e monti, Vittoria Apuana è la quintessenza della Versilia.

( da uno scritto di Pietro Ichino in ”Ricordi di Vittoria Apuana”)