La Storia

VITTORIA APUANA
UN LEMBO DI TERRA TRA MARE E MONTI
ILLUMINATO DALLA CHIESA DI SAN FRANCESCO

Vittoria Apuana, quel lembo di terra e di mare posto a nord ovest del Comune di Forte dei marmi, al confine con la provincia di MassaCarrara, un connubio di natura e di arte per molti ancora da scoprire. La sua stessa denominazione rievoca in un certo senso la vittoria nella Grande Guerra allorché proprio in quegli anni (1915-18) era totalmente dominata dal Polverificio, la Società Italiana Prodotti Esplodenti (SIPE).
Un’area vasta e turbinosa, fonte di lavoro e sussistenza per oltre tremila operai con il preciso scopo di realizzare proiettili, bombe, armi e perfino aerei. E’ la stessa area dove oggi sorgono la Chiesa maestosa di San Francesco, la Casa di cura San Camillo, il Commissariato di Polizia, la Misericordia, il campo da golf a 18 buche e Villa Bertelli oggi spazio destinato a celebrare le arti, all’epoca sede degli uffici amministrativi della Società. Non esiste più il pontile caricatore che si estendeva dinanzi alla spiaggia verso il mare per il carico dei materiali bellici sulle navi.
Una zona tutta da scoprire che vanta un notevole passato tra i venti di guerra e l’attrazione di grandi artisti, scultori, pittori, letterati verso un sito incontaminato al quale ispirarsi.
In seguito alla chiusura dell’attività della SIPE, dopo la fine della Guerra e la vendita dei terreni della Società, ebbe inizio la sua vera nascita turistica e culturale.
È importante rilevare che la bellezza naturale di Vittoria Apuana,caratterizzata dalla superba catena delle Alpi Apuane, da un selvaggio arenile e da lunghe distese di vigneti era tale da attirare, già prima della Guerra, alcune famiglie di villeggianti che erano in cerca di un luogo ideale per le vacanze e qui lo trovarono.
Tra i pionieri di questa zona non possiamo non ricordare i Balducci-Cristini, i Pellizzi-Cassano, l’attice Maria Melato, il filosofo Giovanni Gentile che in seguito si integrarono con i residenti. L’inizio dell’attività turistico-alberghiera è rappresentato dalla pensione Alpemare nell’anno 1924, una suggestiva costruzione sulla spiaggia ad opera della signora Pasqualina Tonini e del marito Cino Frullani che divenne un significativo
ritrovo per artisti e letterati. Poco più tardi, nel 1926, fu la volta della pensione Bertelli,che attirò una clientela raffinata e nobiliare.
In tal modo Vittoria Apuana si trasformava e cambiava volto. Il costante aumento della popolazione dette un’esigenza fondamentale, ovvero la costruzione di una chiesa. Furono proprio i Frati Cappuccini ad aderire all’invito e nell’anno 1926 fu posta la prima pietra alla presenza del cardinale Pietro Maffi, arcivescovo di Pisa. La Chiesa, intitolata a San Francesco fu consacrata nel 1933 .
E nel rinnovato e armonioso piazzale antistante la Chiesa si staglia l’opera scultorea raffigurante San Francesco dell’artista Arturo Dazzi che a Vittoria Apuana aveva trovato lo spazio ideale per i suoi lavori. Come lui altri nomi celebri trovarono in questa località tra il verde e il mare la loro oasi; citiamo, tra gli altri, Carrà, Migneco, Carena, Soffici, Moore, Guidi, Treccani, Puliti e tra i letterati Enrico Pea.
Vittoria Apuana, un tempo luogo oscuro all’ombra del Polverificio, oggi luogo attivo e integrante la bellezza e l’incanto di Forte dei Marmi.